Le scoprirai all’infinito. Ma anche no

Marche. Le scoprirai all’infinito. Video promozionale della Regione con Dustin Hoffman

Pubblicato il 30 Dicembre 2009

Bello, è bello. Con quanto c’è costato, il video promozionale della Regione Marche con Dustin Hoffman protagonista, non poteva certo permettersi di non essere, almeno, bello. Esteticamente, intendo. Perché a livello comunicativo, promozionale, turistico, culturale, emotivo e pubblicitario, beh, ognuno dice la sua.

Premesso che quello pubblicato è solo una bozza del clip che girerà da metà gennaio sui network televisivi, Gian Mario Spacca ha questo di buono: il blog, il canale youtube, le community, i social network… Non se ne sta a palazzo Raffaello aspettando che disperati quotidiani copincollino noiosissimi comunicati del suo ufficio stampa. Cioè, fa pure quello, ma almeno ci prova ad aprirsi anche al mondo. Magari è merito della campagna elettorale – è candidato a ripetere l’esperienza di presidente regionale delle Marche, alla tornata del 2010 – ma, anche fosse, ben venga un’esposizione al pubblico (ovvero al web) con conseguente dialogo col medesimo (ancora il web, ovvero la parte ancora viva).

Proprio Spacca ha caricato sul suo canale youtube il video in questione, di cui tanto s’è parlato, dandosi in pasto ai commenti. Tanto se n’è parlato perché, causa il superdivo di Hollywood, ci è costato quasi due milioni di euro. A qualcuno è sembrato un gran bel colpo, senonaltro a livello di marketing. A tanti altri una porcata. A giudicare dalla proporzione nei commenti, questi secondi sono la maggioranza, per motivi diversi, spesso difficilmente non condivisibili. Una sintesi di quanto si pensa – tra l’altro in maniera civile, il che stupisce, conoscendo l’utente medio di youtube – potrebbe essere questa: Gian Mario Spacca ha speso tantissimi soldi europei, che non considera collegati ai suoi concittadini (SIC!), vincolati ad attività promozionali, strapagando un attore che vampirizza la regione in uno spot realizzato dai soliti noti scelti da uno staff straniero che delle Marche mostra poco e lo fa ora banalmente ora superficialmente ora anonimamente.

Con tutti quei soldi, sul territorio si sarebbero trovate infinite risorse migliori per realizzare un prodotto superiore a questo che, diciamocelo, escluso l’attore d’eccellenza è mediocre e non lascerà certo il segno a livello turistico – anche perché serve a poco Dustin Hoffman se poi ci si presenta con un sito dal peso sovietico e dall’efficacia afghana come quello del turismo regionale. Soggetti come ICE o Posto delle Fragole o, perché no, Palo Nero fanno volontariato di classe mentre degli spagnoli – anche se vincitori della gara, sconosciuti al territorio – riprendono angoli ignoti o scontati o parzialmente rappresentativi delle Marche (dov’è San Benedetto del Tronto? E Macerata? E Ancona, Pesaro, Jesi, Fermo… No, Fabriano dicono ci sia, of course). Senza contare che qualsiasi pischello di Scienze della Comunicazione avrebbe trovato un payoff più incisivo magari anche recitandolo con un minimo di cuore in più e un massimo di burocrazia in meno. E un attore miliardario che prova a parlare italiano con miseri esiti si mangia milioni europei in due giorni di riprese quando migliaia di attori locali, anche sconosciuti ma sicuramente preparatissimi, avrebbero fatto risparmiare moltissimo. Regioni che da secoli ci danno due piste e per secoli ce le daranno, fanno campagne di comunicazione immense con clip che pisciano in testa ai nostri anche se magari un po’ fighetti ma realizzati “in casa” con meno di un terzo del patrimonio sputtanato dalle Marche. Che poi anche lì ci sia chi si lamenta che manchino Lucca, Viareggio, le bestemmie e il panino e il bottiglione di Chianti è fisiologico.

Bello, è bello, insomma. Ma è una seconda operazione inno – di cui ha riso anche Repubblica – è uno spreco che speriamo Spacca non ripeta per la terza volta nella sua prossima legislatura e, magari, lasci stare i divi del cinema per lavorare meglio su quanto il territorio gli offre. Sia di materiale che di immateriale. Altrimenti i soldi europei vincolati alla promozione che la Regione si aggiudica, così gettati alle ortiche, non sono un bel colpo, se non inteso come un furto alle altre Regioni che avrebbero magari investito sul loro territorio. Cosa che noi, con mezza Fabriano in cassa integrazione e l’ascolano in ginocchio e la vallesina in rivolta e una guerra tra poveri prossima ventura, noi, non siamo riusciti a fare.
Almeno non vantiamocene, ecco.

Update, gennaio 2010. Il video dal canale del presidente Spacca è stato tolto in attesa del definitivo. Quello qui sopra è la stessa bozza che era allora là.



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